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I migliori pizzaioli di Londra – TOP 3

I migliori pizzaioli di Londra secondo Idressitalian

Cosa vuol dire essere pizzaioli emigrati? Dovremmo chiederlo ai Fratelli la Bufala che di questo epiteto ne hanno fatto un marchio.

Oppure, per dare una spiegazione efficace e veritiera dovremmo essere lì ad osservare chi ha lasciato la propria terra per fare, del lievito madre e della farina, la propria ragione di vita. Overseas come dicono gli inglesi.

Personalmente ho abitato e vissuto Londra esattamente un anno. In un anno mi son perso delle sfumature tipicamente italiane che ho rivissuto nel mio ultimo breve soggiorno. Perchè questo soggiorno? Semplice, sono andato a vedere quanto italiani fossero i pizzaioli a Londra e quanto italiana, o meglio napoletana, fosse la loro pizza.

I pizzaioli sotto esame sono stati 10 ed i criteri utilizzati i seguenti:

  • attività social relativamente alla pizza
  • bontà della pizza
  • aspetto della pizza
  • aspetto del pizzaiolo
  • metodo di preparazione
  • descrizione della pizza fatta (impasto, lievitazione etc.)
  • passione che il pizzaiolo è riuscito ad infondermi

Solitamente si recensiscono le migliori pizzerie; credo di essere stato il primo a recensire i migliori pizzaioli di LondraScoprili cliccando Avanti >

Paolo Cimmino – EX SARTORI – VOTO 8.84/10

I migliori pizzaioli di Londra
I migliori pizzaioli di Londra

“Ho iniziato a lavorare nel ristorante a 19 anni girando pizzeria facendo il fornaio,poi il pizzaiolo,a 26 anni sono venuto a londra,ho lavorato a Spaccanapoli poi al Santore e sartori e tra poco parto con il mio business con Michele che tu già conosci. Il mio impasto era 26 ore temperatura ambiente usando una classica farina napoletana 00 ”  Continua a leggere cliccando >

2. Bernardo D’annolfo – QUEI BRAVI RAGAZZI – VOTO 9.1/10

I migliori pizzaioli di Londra
I migliori pizzaioli di Londra

“Niente mi chiamo Bernardo ho 26 anni
E SONO Di mondragone
UN piccolo paesino della provinc Di caserta
Mio padre mondragonese Mia mamma NAPOLETANA
La Mia STORIA della pizza
RICORDO come SE fosse ieri ero piccolo avevo solo 13 anni ero al mare con Mia mamma era estate bel sole…
All’omprovviso sulla spiaggia mi venne a chiamare UN mio amico Di nome simone dicendomi
Berna vuoi inizia a lavora portando LE pizze X casa cosi io mi imparo a fare LE pizze !!! Lui inizio UN PO prima Di me
Io il FATTO Di avere UNo scooter per LEMani dissi subito Di si
andai a casa mi cambiai e iniziai stesso quel GIORNO!!!
POI da LI la sera giustamente mi veniva fame e INCOMINCIAI a farmi la Mia pizza POI presi confidenza con I panielli la pasta
E INCOMINCIAI la sera a fare LE pizze per LO staff
Ad OGGI SODDISFO milioni Di persone
Mi SONO trasferito a londra circa due anni FA
Dopo tante eaperienze nel mio paese ho deciso dalla sera alla mattina Di CERCARE fortuna all’estero
Scelsi londra come meta Perche ci vedevo qualcosa Di positivo non so dirvi
Seguo MOLTO il mio istinto!
Atterrato a londra biglietto solo andata con pochi spicci in tasca INCOMINCIAI a chiedere UN PO in giro
Giustamente mi feci UNA RICERCA Di pizzerie NAPOLETANe a londra e trovai tutte LE info X arrivarci
Non vi nego all’inizio tante difficolta CHE NN vi sto a dire nemmeno
Niente entrai in QUESTA prima pizzeria Di nome Bravi ragazzi e chiedendo lavoro il totolare mi Chiese SE potevo fargli due pizze UNA margherita UNA marinara
Io MOLTO preparato mi
Lavai LE mani e feci queste due pizze Di cui UNA la mangiai io ?
Gli rimasi il mio recapito ma NN serviva UN pizzaiolo ai me
Il GIORNO successivo andai in UN Altra pizzeria Di nome Santa Maria
Era il mio GIORNO fortunato mi presero LI X LI
QUESTA Volta cercavano proprio UN pizzaiolo Xche UN Loro caro pizzaiolo andava via
Da LI la Mia avventura SONO stato a lavorare per questi 7 MESI dopo Di CHE decisi Di fare UNA nuova ESPERIENZA
QUESTA Volta in UNA COMPAGNIA
MOLTO nota qui a londra Franco manca
Volevo imparare il management la GESTIONE Di UN locale lavorare con PIU personale gestire MOMENTI Di busy e tant Altre cose
In somma volevo farmi UN bagaglio Di ESPERIENZA personale !!! Qui SONO stato per quasi UN anno 11 MESI SONO cresciuto tantissimo avendo la massima FIDUCIA Di tutti chiavi Di UN locale in Mano ,tante soddisfazioni ma SOPRATUTTO tante responsabilita
E finita la Mia STORIA a Franco manca per UN motivo MOLTO chiaro
Cercavano UN pizzaiolo NELLA pizzeria dove andai la prima Volta
Bravi ragazzi
E SICCOME ripeto sento il mio istinto
Mi SONO sentito Di Correre LI e lavorare per Loro…
Ad OGGI e quasi UNA settimana CHE lavoro qui mi trovo Bene il locale style napoletano e la pizza rispecchia MOLTO la Mia cultura la napoletanita’
UN GIORNO spero Di rientrare in Italia e il mio sogno PIU grande attualmente e quello Di APRIRE UN locale nel mio paese insieme al mio amico simone” Continua a leggere cliccando  >

1 Michele Pascarella – EX SARTORI – VOTO 9.5/10

I migliori pizzaioli di Londra 
I migliori pizzaioli di Londra

“Nato e cresciuto a Caserta ho iniziato a lavorare nelle pizzerie a cavallo tra la prima e seconda media,un po per bisogno,un po perché senza un motivo,o forse sì,ho scelto questo lavoro piuttosto che altri mille. Ricordo ancora che la prima settimana di lavoro fu brutta,lavorai per 7 giorni mattina e sera ricevendo la bellezza di 35€ totali. Mio padre voleva uccidermi,diceva che non avevo bisogno di lavorare,ma non lo so perché,sentivo che dovevo imparare.
Ora per me non è più un lavoro,ma una favola,ed è come non lavorassi mai quando lavoro,scusa il gioco di parole.
Torniamo a noi,ho iniziato lavando i bicchieri e lanciando un occhio dalla finestra della cucina verso il forno della pizzeria,tutti i minuti,tutti i secondi,e molte volte dimenticavo la frittura nella friggitrice ?? Poi sono passato velocemente al forno,poi alle pizzette da street food che sfornavo e facevo quotidianamente.
A 13 anni già facevo pizze dietro al banco!
Ho girato tante pizzerie dove ho imparato molto,non sono figlio di pizzaioli o panettiere,questo mi rende orgoglioso,perché ho capito cosa fare della mia vita senza nessuna base,partendo da me stesso e nient’altro.
Mattina scuola,sera lavoro,everyday,inverno,estate,primavera,autunno,Natale e Pasqua,sempre a lavoro.
Poi diplomatomi sono partito per Londra,nonostante avessi voluto frequentare psicologia,bah.
Il primo lavoro è stato SARTORI ed è stato lì che ho capito tante cose,la prima è che in questo fantastico lavoro c’è sempre da imparare,da tutto e da tutti,la seconda è che se non corri più veloci degli altri,semplicemente resti indietro.
Dopo un paio di anni a cercare di ritagliarmi uno spazio importante al sartori,mi sono messo a studiare di tutto,farina,acqua,lieviti,lievitazione,maturazione e ancora ancora ancora,marketing ,pubblicità,di tutto,un po per curiosità un po perché mi portasse ad ottimi risultati, ho pensato che questo lavoro nato povero ha bisogno di essere portato in giro per il mondo con intelligenza e passione.
Sono circa 3 anni che provo impasto e farine,con procedimenti e modo di panificare diversi tra loro.
Ho voluto ottenere un prodotto super digeribile per sfatare il mito in cui si dice che chi mangia pizza deve essere sempre con lo stomaco pieno.
Il mio prodotto è un impasto con una classica farina doppio 00 e con l’aggiunta in 30% di special tipo 0 con molta più crusca e con più assorbimento,è un impasto a basso contenuto proteico con una forza relativamente bassa,riesco a fare un alta idratazione pur facendo un alto numero di pizze. Sono andato lontano dal classico disciplinare della verace pizza napoletana,per creare qualcosa di mio, la chiamo VERACE 2.5. Una lievitazione Che va dalle 24 alle 48h e raggiunge l’apice alle 36h!
Una rivalutazione della verace in termini moderni senza mai dimenticare la tradizione. Il canotto come lo chiamano è per me uno stile Che fino a poco tempo fa nessuno immaginava di fare ed ha come base principale un alta idratazione Che arriva al 70%,Che è un altra componente Che fino a poco tempo fa veniva usata solo dai panettieri.
Vince ti sto quasi parlando come se stessimo facendo una videochat ???
Per quanto concerne il progetto,è un discorso un po particolare,nei tanti anni nelle pizzerie a Napoli,abbiamo fatto un esperienza assurda avendo il contatto diretto con i clienti,qualcosa che solo noi terroni possiamo capire. Beh questa cosa mi è mancata qui,dove il costumer service è poco più di Thanks e sorry,con aggiunta di superficialità qua e là. Quindi perché non unire l’utile al dilettevole? Abbiamo pensato di comprare delle api vecchio stile italiano e trasformarli in una vera e propria pizzeria! Vogliamo portare i sapori di una volta in giro per Londra,la pizza a portafoglio e fra un poco cominceremo con i fritti! Avere un contatto con il cliente diretto e soprattutto divertirci! Cercheremo di estenderci nel giro di 1 anno,forse anche meno,e con un sogno nel cassetto mio personale,fra qualche anno mi piacerebbe aprire un accademia per insegnare a fare questo lavoro,una scuola free,senza scopo di lucro,vorrei creare praticamente la prima scuola nel mondo che insegna un grande lavoro gratis,per chi ne ha bisogno. Nel progetto questo è l’ultimo obiettivo che completerà i 3 anni progettati”

Ho voluto lasciare i testi in originale perchè voi possiate coglierne ogni sfumatura senza alcuna alterazione. Che dire, l’Italiano non sarà il loro pezzo forte ma “a pizz a sann fà VERAMENT bon”

Un’ultima cosa. Le vostre storie, le vostre pizze m’hanno fatto star bene, proprio come a casa. Grazie ragazzi.

Vincenzo Girasoli

 

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Scritto da Vincenzo Girasoli

Una vita ad immaginare e costruire un futuro che non è mai stato così chiaro e limpido. Fatto di emozioni inesauribili alla vista dei colori che questo mio Paese sa ogni giorno regalarmi. Ho viaggiato, senza mai stancarmi, per poi fermarmi dinanzi al blu del mio Mediterraneo. Lì capire che qualcosa di grande e profondo, intenso e meraviglioso, stava accadendomi; e che non mi sarei mai più fermato. Tuffandomi in quel mare sapevo che non avrei più potuto tornare indietro. Al contempo sapevo che i brividi che mi percorrevano sarebbero stati i vostri. E che insieme avremmo corso sempre più veloce verso qualcosa di puro, autentico, genuino, felice. Qualcosa che con orgoglio chiamo Idressitalian.

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