10 cose da fare a Venezia secondo Idressitalian
10 cose da fare a Venezia – E’ fondamentale una premessa. A mio modesto avviso, Venezia non è una città per tutti. Bella a dir poco esclamavo via messaggio al mio amico Pietro Geremia. Con orgoglio mi ringraziava sottolineandone l’unicità. Le cose uniche si sa non appartengono a tutti poichè non tutti potrebbero apprezzarne l’essenza.
E qual è l’essenza di Venezia? In una parola sola l’Amore. A voi 10 cose da fare che lasceranno nel vostro cuore e non nella mente, un ricordo indelebile della Repubblica di San Marco. Scoprile cliccando il pulsante in basso >
10. SEGUITE UN PERCORSO NON CONVENZIONALE
Avete presente le migliaia di turisti che ogni giorno si riversano in Piazza San Marco e sul Ponte di Rialto? Ebbene lasciate queste mete turistiche all’ultimo. Perdetevi piuttosto, senza percorso alcuno, nelle calli, nei campi e nei campielli. Una toponomastica un pò strana quella veneziana. L’unica cosa che non si discosta dalla tradizione della lingua italiana sono i ponti. Anche a Venezia i ponti si chiamano ponti. Ma siccome Venezia ama distinguersi, di Ponti ve ne sono ben 435!
Soffermatevi sui particolari, sui rumori soavi, siate in grado di udire il violino di Antonio Vivaldi nel mentre attraversate un Sotopòrtego per ritrovarvi in una vera e propria corte! E’ proprio un sotoportego quello che vi consiglio nel prossimo punto. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso Avanti >
9. RISTORANTE DA RAFFAELE
Tutti a chiedersi dove mangiare veramente bene, a prezzi equi e con vista? Molto nascosto, affaccia sul Rio de l’alboro. Sarà un piacere pranzare con alla destra i gondolieri che cantano canzoni tipicamente veneziane. Piatto suggerito: Spaghetti da Raffaele. Precisazione d’obbligo: A Venezia non si mangia nè la pizza ne la lasagna. A Venezia si vive di cicchetti (antipasti tipici) e frutti di mare. Si è fatta l’ora del caffè. Guardando al di là del Rio de l’Alboro si scorge una piccola terrazza sotto un colonnato…
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8. CENTURION PALACE HOTEL
Il principale problema di Venezia, se di problema vogliam parlare, sono i prezzi. Folli. Ma se a guidarvi è l’istinto e non una guida preimpostata saprete ben cavarvela in ogni ordine e grado. Sedetevi nella terrazza del Centurion Palace, Hotel 5 stelle lussso e potrete godere d’un caffè con la più bella vista della città. Ad un prezzo più che onesto, ceteris paribus.
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7. PEGGY GUGGENHEIM
Proprio di fianco al Centurion troviamo Palazzo Venier dei Leoni i cui interni ospitano armonicamente la collezione personale di Peggy Guggenheim ma anche i capolavori della Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, Il Giardino delle sculture Nasher e mostre temporanee. Per farla breve è il più importante museo in Italia per l’arte europea e americana del XX secolo. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso Avanti >
6. PONTE DELL’ACCADEMIA
A mio umile giudizio, il ponte più bello di tutta Venezia. Poca gente, potrete scattare una foto che ha i connotati di una vera e propria cartolina. In un colpo solo immortalerete la vostra felicità con alle spalle il Canal Grande, la basilica di Santa Maria della Salute (insieme al Redentore la Chiesa più importante della città). Perchè ponte dell’Accademia. Perchè adiacente vi è la Galleria dell’Accademia. Se siete fortunati vi troverete esposto l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. Si quello rappresentato nel rovescio delle monete da un euro italiane.
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5. UN GIRO IN LANCIA
No, non in automobile ma in taxi. La lancia è il tipico motoscafo taxi che vi farà percorrere il Canal Grande sino ad arrivare al bacino di San Marco. Passerete sotto il ponte di Rialto, costeggerete i palazzi più belli dell’architettura veneziana (il mio preferito è Palazzina Grassi) e vi perderete, anima e cuore, nei colori del cielo al tramonto tra l’isola della Giudecca e la Basilica della Salute.
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4. IL PONTE DEI SOSPIRI
Stiamo per diventare dei veri e propri turisti. Insieme a quello di Rialto quello dei sospiri è il ponte più famoso di Venezia. In tanti pensano si tratti dei sospiri degli innamorati ed invece trattasi dei sospiri dei condannati a morte sentenziati per ordine del doge in persona. Di fatti, il ponte dei sospiri porta giust’appunto a palazzo ducale. Il palazzo del doge. (Anch’esso da visitare) .
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3. PIAZZA SAN MARCO
Per favore non date da mangiare ai piccioni. Piuttosto mettetevi in fila ed andate a visitare le sommmità del campanile di San Marco. Vedere tutta, e dico tutta, Venezia dall’alto vi farà sentire privilegiati ed è una vista che il vostro cuore non dimenticherà. Sentirete una melodia proveniente dagli archi e dal pianoforte del Bar Florian. Il Bar più apprezzato e conosciuto della città. Più che un bar una sala da the. Ecco piuttosto che sedervi fuori come fan tutti, ammirate le sale interne ed i mosaici su cui camminate. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso Avanti >
2. SHOPPING & TEATRO
Non andrete a Venezia per comprare da Vuitton o da Prada? Nonostante San Marco offra delle vetrine scintillanti ed invitanti. L’unico shopping che mi sento di consigliare è quello tipico veneziano. Comprate una maschera artigianale, dipinta a mano. Porterete a casa un pezzo di storia, esemplare meraviglioso della cultura teatrale veneziana. A proposito di teatri. Un solo indirizzo. Campo San Fantin 1965. 1965 non è l’anno di costruzione bensì il numero civico. Qualora non lo sapeste e questo è uno dei segreti di Venezia, la città adotta tutt’ora un sistema di numerazione civica di derivazione austriaca e non italiana. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso Avanti >
1.HOTEL DANIELI E IL LIDO DI VENEZIA
Salite sulla terrazza dell’Hotel Danieli e bevete un bellini (cocktail squisitamente Veneziano). Vi accorgerete di un’isola alberata su cui vi è il Lido di Venezia. Qui a settembre si tiene la celeberrima ed elegante mostra del Cinema. Ma il Lido è il luogo che principalmente ispirò Thomas Mann autore di uno dei miei romanzi preferiti: La Morte a Venezia.
“Riposare nella perfezione è il sogno di chi tende all’eccelso”. E non è forse Venezia una forma di perfezione?
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Ringrazio di cuore Elena Pizzini, veneziana, senza la quale quest’ articolo non avrebbe avuto modo d’esistere.
