Come e dove fotografare Milano per fare il boom di like secondo @Idressitalian
Come e dove fotografare Milano – Fare delle foto che possano ricevere centinaia, se non migliaia di like non è cosa semplice. Ancor più difficile è far aumentare, di conseguenza, il numero dei seguaci. Eppure si parte sempre dai contenuti che se di grande qualità, prima o poi, genereranno like, commenti ed in ultima istanza followers in un circolo virtuoso che quando avviato e se ben avviato non si fermerà più. Forte dell’esperienza maturata sui social con Idressitalian, ho deciso di buon cuore, di svelarvi alcuni preziosi segreti che senza alcun dubbio vi permetteranno di fare il pieno di like con le più belle città italiane. Partiamo con Milano e se non ci credete non vi resta che cliccare il pulsante in basso >
L’ALBA
Il punto più suggestivo dove voi potrete ammirare e fotografare l’alba è proprio il Duomo. Aspettate che il sole compaia tra Palazzo Reale ed il Duomo e scattate. Il cielo deve essere chiaro, tinteggiato di rosa, la piazza vuota. E’ il nascere di un nuovo giorno in tutto il suo splendore. Mi raccomando quando pubblicate su Instagram luminosità a 60, saturazione a 20 e la foto è perfetta per fare il boom. Erga non applicate nessun filtro. NESSUNO! Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
LA COLAZIONE
La colazione da fotografare è da Marchesi in Galleria. Ordinate al banco (qui i prezzi sono onestissimi) una San pellegrino, un cappuccino, un caffè, due croissant (totale 8euro max) e poggiateli nel tavolo ultimo a dx o al massimo in quello centrale. Scattate ed i vostri seguaci vi ringrazieranno premiandovi con tanti tanti tanti like. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
IL CAFFE’
Il caffè o il cappuccino è un altro elemento molto molto apprezzato specie se a far da sfondo vi è il Duomo o la Galleria. Potete fotografarlo dalle vetrine di Marchesi in Galleria o dalla Terrazza di Duomo 21. Importante. Da Marchesi al mattino, da Duomo 21 al pomeriggio in modo tale che voi possiate avere la luce del sole a vostro favore e che le vostre foto vengano non nitide di più. Si perchè le foto controluce non sono mai piaciute a nessuno. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
IL PRANZO O LA CENA
Niente tira di più che la pizza di Sorbillo. In compagnia. Inquadratela bene, non tagliate i bordi, lasciate un pò di spazio a destra a sinistra, sempre verticali le foto eh! E soprattutto scegliete la bufalina con la mozzarella al centro. BOOM! Calorico e di like. Ci sta. E se non avete voglia di pizza? Andate di cotoletta, alla Trattoria amici miei. Stessa formula, San Pellegrino, tovaglia quadrettata che fa molto Italia e prendete in verticale questo bell’orecchio da Elefante. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
L’APERITIVO
L’aperitivo acchiappalike si chiama Aperol Spritz, nient’altro che Aperol Spritz perchè dovete sapere che nel Marketing l’arancione è il colore degli acquisti, del famigerato CR (conversion rate), ovvero con l’arancione si compra, si vende, si vince. Sempre. Poi lo Spritz è il cocktail italiano più famoso ed apprezzato nel mondo e qual posto migliore della Terrazza Aperol fronte Duomo? Due regole da seguire, la foto va scattata nella parte più a sinistra della balconata in modo tale da prendere tutto il Duomo e sempre con due bicchieri belli pieni (non usati). Intesi? A buon rendere. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
IL TRAMONTO
Salite fin su al Duomo. Appena usciti dall’ascensore, vi troverete nella stessa posizione della foto qui sopra. Aspettate di vedere il sole esattamente in mezzo alle guglie e scattate. E’ un boom assicurato e collaudato. Non contenti andate ancora più in su dove c’è la madonnina e affacciatevi sul lato sinistro, inquadrate la galleria come ho fatto io e boom parte 2. Se poi l’indomani volete farla davvero sporca, recatevi sul naviglio grande, posizionatevi proprio sul ponte adiacente il “LIBRACCIO” e lo spettacolo di Milano riflessa nell’acqua con all’orizzonte il rosso del tramonto non avrà prezzo. Se non quello di un ottimo cellulare, perchè è un peccato fotografare qualcosa molto diverso dalla realtà. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
IL CASTELLO SFORZESCO
Il castello è tanto vanitoso e bello quanto la famiglia che lo fece edificare, gli Sforza per l’appuntamento. Ma quante foto del castello con quella fontana vediamo ogni giorno? Tante, pertanto meglio differenziarsi senza esagerare. Piazzatevi all’inizio di via Dante, un pò dopo la TIM per intenderci e all’imbrunire, scattate e prendetevi i complimenti dei vostri amici. L’ingresso al parco giochi dei like lo ha già pagato Vincenzo. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
LA GALLERIA
La Galleria va fotografata alla sera o meglio ancora di notte, quando non c’è nessuno. E va fotografata dall’alto. Come? Questa è una vera chicca che nessuno conosce: andate da Duomo 21, prima di recarvi ai bagni, noterete una finestra con un balcone sulla galleria. Accedetevi pure, non è vietato, et voilà avrete tutta la galleria sotto di voi; posizionate il cellulare in maniera verticale in modo tale da prendere ben centrato il tetto ed il passeggio principale. Un altro boom, provare per credere! Se poi volete fare i protagonisti allora scendete e andate al di là dell’araldico (stemma) del Regno d’Italia, proprio tra le vetrine di Prada donna e Vuitton, mettetevi bene al centro e scattate possibilmente di mattina quando la luce è al meglio. Mi ringrazierete. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
IL TEATRO ALLA SCALA
Dovrebbero chiamarlo il Teatro acchiappalike, si perchè è “vergognoso”. Guardate la mia foto su, guardate quanti like ha ricevuto un anno fa quando avevo un terzo dei follower di oggi e vi spiegherete il perchè. Veniamo ai dettagli tecnici, la scelta dei posti è fondamentale. Mai scegliere un posto in platea (270euro) o in Galleria (prezzi da 20 a 80euro); i posti acchiappalike sono nei palchi a destra o a sinistra dello stage. Sedetevi, volto verso lo stage, lasciate intravedere la dicitura Teatro alla Scala dallo schermo digitale. Ed il successo è assicurato. Andate ovviamente molto prima dell’inizio dello spettacolo, quando non c’è nessuno che vi disturba e le luci, meravigliose, sono al massimo dell’intensità. Se poi volete fare le cose in grande, prenotate il palco centrale e chiedete al vostro accompagnatore/trice di andare nel palco adiacente cosicchè mentre vi affacciate potrà scattarvi una foto come quella che vi ho mostrato di me in piedi, con tutta la meraviglia del teatro come background. Mica male eh. Ovviamente l’outfit è fondamentale. Notate che i miei colori sono sempre in tinta con quelli del teatro? I dettagli fanno la differenza! SEMPRE. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso >
IL DUOMO
Lui è l’acchiappalike più scandaloso e vergognoso della storia dell’umanità milanese e non. Vi sfido a trovare un posto nel mondo che abbia un tasso di like più alto del Duomo, perchè fondamentalmente il Duomo piace a tutti a grandi e piccini, ricchi e poveri, turisti e non. E quindi se volete fare i protagonisti posizionatevi centrali 50 metri dopo il cavallo, ho detto centrali non allineati a modo vostro. Niente acrobazie dal basso, cellulare in linea con il viso del protagonista. Vi uscirà un mezzo busto perfetto, completo di tutto. Se poi non siete così protagonisti posizionatevi all’altezza della Benetton sotto i portici, cellulare solo questa volta in orizzontale, e così come vedete in questa foto che pubblicherò domani sera prendete in un colpo solo l’ingresso della Galleria, il cavallo e lui, l’acchiappalike che tutto il mondo ci invidia.
Domani pubblicherò quest’ultima foto su Instagram. Siete curiosi di vedere quanti like prenderà? Non vi resta che seguirmi cliccando qui. Seguendomi potrete vedere con i vostri occhi tutti i posti che ho fotografato nei miei tanti viaggi in Italia e perchè no scegliere i vostri preferiti.
Se invece i video sono la tua passione, seguirci su Facebook vi piacerà tanto. A voi come alle 300.000 persone che ogni giorno da tutto il mondo si entusiasmano con il nostro lavoro.
Apprezzate sempre il bello, il resto verrà da se,
Vincenzo
