Sartoria Chiaia – Classica e Contemporanea. Orgogliosamente made in Naples.
Storie di eccellenza artigianale con cui facilmente entri in empatia. Frank Sinatra di sottofondo ed un buon caffè fatto con la Moka ad accompagnare una piacevole e lunga conversazione. Mi sono sentito veramente a Napoli…
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Gennaro, mi piacerebbe capire da te cos’è la sartoria e cos’è Chiaia…
E’ complesso. Oggigiorno la sartoria è inciampata un pò nella moda o quantomeno è diventata succube della moda. Per sartoria forse fino a un decennio fa, parlavamo di vera eccellenza nella qualità del prodotto. Oggigiorno è diventata più una sorte di business, cosa che purtroppo non dovrebbe essere assolutamente. Se guardiamo ai migliori artisti al mondo sono sempre un pò morti con la gloria e non con le tasche piene. Spesso mi dicono viaggi tanto, il business va a gonfie vele, non dico che odio il denaro ma in delle misure particolari. Per me cioò che è veramente bello è qualcosa che mi trasmette emozioni. Per me tutto, la sartoria, una giacca, una cravatta, il rapporto con mio padre (di odio e amore) è frutto di forti emozioni. Oggi si è un pò persa l’emozione e la qualità delle piccole cose. Il concetto Chiaia è rispolverare l’eccellenza massima del passato riportandola ad oggi in una chiave contemporanea. Contemporaneo che si sposa con l’arte, mia grande passione. E’ forse oggi il punto forte di Chiaia. Riuscire a distinguersi grazie a dei dettagli che non guastano e non rompono i canoni del classico.
Parliamo dei ruoli all’interno della sartoria…
Questo è il nono anno in cui ho “stravolto il prodotto”. Ci ho lavorato tantissimo e ho preso le grandissime basi che mio padre mi ha lasciato durante il tempo. Mio padre è noto a Napoli come uno dei migliori pantalonai. In aggiunta al suo inarrivabile pantalone, ho portato la giacca, la cravatta, la camicia.
Tuo papà il miglior pantalonaio di Napoli e del mondo. Perchè amore e odio?
Nel momento in cui si ama particolarmente il proprio lavoro tra genitori, vi sarà una “competizione” che non finirà mai. Parliamo anche di due generazioni diverse. Il figlio che prende in mano le redini della sartoria vuole prevalere sull’idea un pò più antica del padre e quindi delle volte si va in contrasto. Continua a leggere cliccando il pulsante in basso Avanti >
Elegante fa rima con galante?
No, non fa assolutamente rima. Per me una persona elegante dovrebbe anche essere galante. Purtroppo, ahimè, molto spesso non è così. Una persona galante, invece, preferibilmente dovrebbe essere anche elegante, ma non è necessario.
Sei ancora il sarto più giovane in Italia?
Non so se sono il sarto più giovane d’Italia ma sono sicuramente quello che oggi rappresenta con eccellenza la sartoria in un’ottica giovane e contemporanea
Chi ti ha insegnato quello che sai?
Al 50% mio padre. Il restante è derivato dalla mia passione. Pensa che ancora oggi non so fare bene il pantalone. Qualità in cui lui eccelle..
Quale pensi sia l’elemento principe della sartoria?
Sicuramente il mio prodotto si contraddistingue nei dettagli contemporanei che non vanno mai a guastare un prodotto che di per sè è elegante e classico. Ci sono dei dettagli che sono particolarmente miei.
Cosa significa essere gentleman in una città come Napoli.
Rispettare la propria città.
Come pensi che l’autentico made in Italy possa farsi strada nel mondo in uno scenario sempre più serrato e competitivo.
Napoli è nota come la città con il maggior numero di sarti in Italia, o la città con i migliori sarti del mondo. Abbiamo la vittoria tra le mani perchè il prodotto di nicchia è più eccellente rispetto a quello della larga distribuzione. Quindi bisogna essere bravi solamente a farlo conoscere. E questa conoscenza non passa attraverso i blogger. Io faccio una cernita totale non avendo una grande considerazione dei blogger. Se ho accettato l’intervista che mi hai proposto è perchè, ricercando, ho capito che il tuo magazine è un qualcosa che abbraccia tante eccellenze; non solo la sartoria. E’ un qualcosa che comunica in modo diverso, mi ha colpito…
Per concludere quali sono i tuoi desideri futuri?
Oggi sono arrivato ad un certo punto dove realmente ho consolidato il mio più grande desiderio: avere una famiglia unita ed un team di persone che sento di famiglia. Insieme a loro abbiamo dato e continuiamo a dare a Napoli qualcosa che oggi forse manca: la felicità che passa attraverso il proprio mestiere. Per me il vero lusso è proprio la felicità e qui di felicità ce n’è tanta.
…una Napoli elegante, gentile, contemporanea…