Guida alla provincia di Vibo Valentia – Mare divino e montagna d’altri tempi
A lunghe spiagge bianche, si succedono rocce frastagliate creando piccole calette raggiungibili solo a piedi o in barca. I suggestivi tramonti con le Isole Eolie che distano solo 32 miglia nautiche. La Costa degli Dei. Mai nome d’una costa fu così ben scelto.
La costa degli Dei è quel tratto di costa tirrenica che va da Nicotera a Pizzo passando per Tropea. Per arrivarci abbiamo scelto di percorrere una strada di montagna che dalla provincia di Reggio Calabria porta a quella di Vibo Valentia. Infatti la prima tappa è stata…Continua a leggere cliccando >
#idressitaliantour – La Certosa di Serra San Bruno
“Della sua amenità, del suo clima mite e sano, della pianura vasta e piacevole che si estende per lungo tratto tra i monti, con le sue verdeggianti praterie e i suoi floridi pascoli, che cosa potrei dirti in maniera adeguata? Chi descriverà in modo consono l’aspetto delle colline che dolcemente si vanno innalzando da tutte le parti, il recesso delle ombrose valli, con la piacevole ricchezza di fiumi, di ruscelli e di sorgenti? Né mancano orti irrigati, né alberi da frutto svariati e fertili »
Con queste parole San Bruno descriveva la natura del luogo. Partito da Grenoble per fondare nel cuore della Calabria Ulteriore una chiesa consacrata solennemente il 15 agosto 1094 alla presenza di Ruggero I di Calabria e Sicilia.
Storia a parte, ho avuto il privilegio e l’onore di entrare all’interno della certosa. Non è da tutti. Al suo interno ben due papi, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, vi hanno pregato. Io l’ho definito Mondo incantato. Basta varcare la soglia del portone per ritorvarsi in una sorta di paradiso dell’animo.
“Qui il riposo è unito al lavoro; l’attività si svolge senza agitazione e senza turbamento”
Qui altresì abbiamo avuto il piacere di conoscere la famiglia Anania, la più numerosa d’Italia. Ben 16 figli!
Cosa vedere?
- La certosa di Serra San Bruno
- Parco Avventura “Adrenalina Verde” Realizzato nei boschi di Serra San Bruno, a ridosso del Parco Naturale delle Serre, nella zona montana della Provincia di Vibo Valentia, offre dei bellissimi percorsi acrobatici per assaporare in tutta sicurezza il gusto di divertirsi sospesi tra i rigogliosi alberi della montagna serrese. Godendo una meravigliosa ed entusiasmante esperienza, immersi nella natura incontaminata dei boschi di Serra San Bruno metterete alla prova il vostro senso dell’equilibrio, la vostra forza, l’intelligenza e il sangue freddo.
- Villa Vittoria e la forneria di Mongiana (10km da Serra San Bruno)
I boschi sono fitti, il passaggio dal giorno alla notte è un attimo. Il risveglio è divino…Continua a leggere cliccando >
#idressitaliantour – Capo Vaticano – Benvenuti nella Costa degli Dei
27.000 posti letto. Il promontorio che ne assume il nome raggiunge un altezza di 124 metri ed è fatto di uno speciale granito grigio-bianco, studiato in tutto il mondo per le sue particolarità geologiche. Capo Vaticano è il sogno di ogni vacanziero di mare che si rispetti. Capo Vaticano…
Dove andare al Mare?
- Spiaggia di Grotticelle
- Praia i Focu (raggiungibile solo via mare)
Cosa vedere nei dintorni?
- Spilinga famosa per la ‘nduja
- Tropea
E proprio Tropea è la nostra prossima tappa…Scoprila cliccando >
#idressitaliantour – Tropea
Tropea giustamente non ha bisogno d’un’accurata descrizione. E’ famosa ma soprattutto si descrive da sè. Poichè non è cosa comune trovare una cittadina tra le più piccole d’Italia costruita in pietra e per lo più sulla roccia. Credo che l’Italia abbia due solo esempi di cittadine del genere: Tropea appunto e Polignano a Mare in Puglia.
Detto questo perchè Tropea è così famosa? L’acqua è verdissima, il borgo molto caratteristico, si mangia da Dio. E’ piccolissima e si sa nella botte piccola c’è il vino buono.
Cosa vedere a Tropea?
Un monastero francescano di notevole importanza e la Cattedrale Normanna del 1100. Di notevole interesse il centro storico, con i palazzi nobiliari del 700 arroccati sulla rupe a strapiombo con la spiaggia sottostante. Interessanti sono i “portali” dei palazzi che rappresentavano le famiglie nobiliari; alcuni sono dotati di grosse cisterne scavate nella roccia, che servivano per accumulare il grano proveniente dal Monte Poro, di cui vi consiglio di provarne il Pecorino!
Dove andare al Mare?
- Baia di Riaci
- Spiaggia del Cannone (quella verde ;))
Dove mangiare?
Vi diamo tre riferimenti in ordine di preferenza. Tutti e tre squisiti con ognuno le proprie peculiarità:
- Ristorante da Cecè. Il proprietario Cesare definisca la sua, cucina di casa. Già perchè qui mangerete in un terrazzino, vezzeggiati dal vento tiepido di Calabria e dalla cucina squisita di questo ristorante nascosto nel borgo antico di Tropaea.
Ristorante da Cece
- Genius Loci. Una vista privilegiata ed una proprietà squisita come i piatti serviti!
Guida alla Provincia di Vibo ValentiaGenius LociIndirizzo: Largo Vaccari, 51, 89861 Tropea VVTelefono: 345 589 6475 - Ristorante Vecchio Granaio. Nella piazzetta più bella di Tropea. Cenare all’ombra dei palazzi nobiliari di Tropea ha il suo perchè. Da provare.
Vecchio Granaio
Dove dormire?
Un solo riferimento: Villa Paola. Nugoli di agapanthus turchini inondano le aiuole di aromi delicati. Cascate di buganvillea scarlatta adornano le terrazze sul mare e accompagnano le scalinate in pietra. C’è solo il dolce zampillio delle fontane a interrompere il mistico silenzio che da quattrocento anni avvolge le mura di Villa Paola.
L’Hotel nasce infatti dalla ristrutturazione di un antico convento del 1543, condotto dai frati Minimi e dedicato a San Francesco da Paola. Al suo interno rivivono undici camere, intrise di raffinato design e irridente armonia, contendendosi il relax degli ospiti insieme a una scenografica piscina a picco sulla Costa degli Dei.
Villa Paola – Hotel 5*
Alla sera godete del tramonto spettacolare e della magia di Tropea all’imbrunire.
Curiosity fact: La cipolla Rossa di Tropea è veramente di Tropea? La verà risposta è no. La cittadina è così piccola che non vi è spazio per coltivarla. La cipolla rossa così dolce e buona viene coltivata nei comuni limitrofi di Ricadi e Parghelia. Proprio Parghelia è la nostra prossima tappa...Continua a leggere cliccando >
#idressitaliantour – Parghelia
Parghelia, fortunatamente o sfortunamente, significa solo mare e spiagge dal tocco divino. Rappresenta un pò la Calabria lussureggiante. Qui infatti si concentrano le ville più lussuose di tutta la costa.
Dove andare al mare?
- Spiaggia del Michelino
- Spiaggia Vardano
- Spiaggia La Grazia
Dove dormire?
Hotel Porto Pirgos. E’ semplicemente impossibile oltrepassare le alte mura di cinta, dare uno sguardo tra quelle villette di architettura tipicamente calabrese nascoste nel verde acceso che contrasta armonicamente con il blu del Tirreno smeraldo e trasparente. Qui tra i vialetti immersi nel bosco si erge una villa sontuosa. Indubbiamente la più bella di tutta la Calabria. E’ l’Hotel Porto Pirgos costruito dall’architetto Alfredo Salabè. Un capolavoro tutto calabrese.
Andiamo a mangiare un buon gelato. Dove? Scoprilo cliccando >
#Idressitaliantour – Pizzo
Si narra che Pizzo sia stata fondata da Nepeto ai tempi della Magna Grecia. Da qui gli abitanti prendono il nome di Nepetini. È rinomata per la produzione del gelato noto come “tartufo” e per la qualità gelatiera in generale, tant’è che Pizzo è definita come “città del gelato”.
Cosa vedere?
- Tutte e dico tutte le chiese. In particolare la Chiesa Matrice di San Giorgio, che si trova al centro del paese. È la chiesa principale, un edificio barocco eretto nel 1632 con un portale in marmo, opera dello scultore Fontana, e una statua raffigurante Cristo del Bernini. Si Bernini Gian Lorenzo In questa chiesa si trova la tomba di Gioacchino Murat. Chi fu Gioacchino Murat? Generale dell’impero francese, re di Napoli ma prima di tutto cognato del buon Napoleone Bonaparte. Fu imprigionato a pizzo nel…
- Castello a lui intitolato “Gioacchino Murat”. Eretto nel 1492 da Ferdinando I d’Aragona. È una costruzione quadrangolare da un lato a picco sul mare e dall’altro circondata da un profondo fossato. Al suo interno è custodito un residuo di una scultura di Antonio Canova (un elmo, ilr esto fu distrutto durante il passaggio garibaldino). Il castello è dedicato a Murat, che qui venne fucilato il 13 ottobre del 1815. Tutt’oggi Murat è molto amato dalla popolazione nepetina o pizzitana come si suol dire in dialetto calabro.
Dove mangiare?
- Bruno Tassone, a soli 25 anni, proprietario e chef del Ristorante San Domenico, a Pizzo. Una vera promessa della cucina calabrese. Il ristorante è deliziosamente affacciato sul mare. Lontano dal traffico, dal passeggio. Qui si venera il palato accarezzati dalla brezza marina. Bravo Bruno!
Ristorante San Domenico
- Per il tartufo? Lo producono tutti ma il migliore a livello artiginale è indiscutibilmente il tartufo di Ercole. Anche se storia vuole che il tartufo sia stato “inventato” nella gelateria Dante da un gelataio messinese.
- Infine gustatevi un ottimo aperitivo in un locale d’avanguardia dal retrogusto romantico ed avvincente. Due parole: Mi Ami. Guardate che tramonto!
Mi Ami
Indirizzo: Lungomare di Pizzo
Dove dormire?
Popilia Country Resort. La storia del tartufo ci è stata raccontata da un giovanotto che io definisco il miglior imprenditore di Calabria e di cui presto pubblicheremo l’intervista. Questo giovanotto si chiama Filippo Callipo e tra le tante cose è il proprietario d’una struttura paragonabile ad una vera e propria oasi naturale. Un lungo viale costeggiato da una lussureggiante pineta, il fascino di maestosi ulivi secolari, il rigoglioso bosco di sughera, uno dei pochi rimasti in Calabria. Un suggestivo scenario naturale che domina da una parte il Golfo di Sant’Eufemia e dall’altra le distese tipiche dell’area mediterranea.
Popilia Country Resort
www.amarelli.it