Domenico, qual è il film più bello girato in Sicilia?
I Centopassi perchè io ci sono legato. Il mio primo film da attore.
E non da attore?
Il Gattopardo: come storia, non muore mai. E’ universale. In assoluto il migliore. Poi in Sicilia si girano bellissimi film. In Sicilia la luce è particolare, è più forte e per questo si può girare fino a tardi perchè è sempre perfetta. Ed i film lo sono altrettanto.
Come è nata questa passione?
Ho uno zio, Sebastiano, capocomico che a Scordia ha fondato un teatro. Lui ama il teatro, scrive poesie, testi; tutto da autodidatta. Crescendo con lui ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo, poi negli anni con il figlio abbiamo girato qualche cortometraggio. Lì è venuta fuori la mia passione per il cinema. La macchina da presa, il set cinematografico per me è una cosa… Da lì i provini per i Centopassi a Catania. Sono stato preso per tre pose che alla fine diventarono 20. Poi La meglio gioventù. Marco Tullio Giordano, il regista, mi ha scoperto. Tutti film siciliani sono recitati in Dialetto e ho iniziato con due film di tutto rispetto.
Conobbi Fabrizia Mancuso, la mia agente che mi volle nella sua agenzia. Accettai, ma alle mie condizioni: non spostarmi da Scordia. Vivere il sogno, ma viverlo in modo più reale. Andavo a Roma a fare i provini e poi tornavo al paese. Quindi, Giovanni Brusca nel Capo dei capi è stata un’operazione pazzesca. Ha coinvolto tutti gli attori siciliani. Dopo il Capo dei capi, arriva il Divo di Paolo Sorrentino, poi Baaria di Tornatore: avevo lavorato per i più grandi registi italiani; mi sentivo nel mio piccolo realizzato.
Arriva la chiamata di Ficarra e Picone che vogliono la figura del mafioso per La Matassa. Ma un mafioso comico. Vado a fare il provino con loro ed è un successo. Decidiamo il personaggio e iniziamo il film. Si innesca un buon feeling bella fra me, Valentino e Salvo. Loro riescono a tirare delle cose mie che nemmeno io credevo di avere. Interpresto questo personaggio, Ignazio della Matassa. E da qui il famoso ghigno. Pensa che Valentino in quel periodo ce l’aveva come suoneria.
Ma “quei due” sono così affiatati anche nella vita privata?
Io li considero come marito e moglie.
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