MARGHERITA AMARELLI
Abbiamo cercato di rinnovare perché il marchio era molto bello, già conosciuto, però con due pecche. La prima è che il marchio non era così affermato a livello internazionale e l’altra è che temevamo che il marchio fosse un po’ polveroso, come quelle cose “ah bello, della nonna” però sta lì e quindi l’idea era quella di dare una nuova ventata di innovazione proiettata verso il futuro. Così abbiamo preso 26 mercati, eravamo partiti con 4 o 5, legandoci poi in partnership con alcune aziende forti che hanno distribuito il nostro prodotto in giro per il mondo.
Qual è il suo ruolo?
Io sono una dei soci. Siamo in dieci, di cui quattro nel direttivo e operativo e di questi quattro due siamo io e mio fratello. Fortunato ha scelto sempre la parte amministrativa e delle risorse, io ho preso la parte del mktg e del commerciale. Pina, nostra zia è rimasta alle pubbliche relazioni ed il quarto socio che è Franco è quello che ha costruito, ha realizzato l’idea del museo. Oggi siamo questi quattro elementi, due senior e due tra virgolette Junior ma solo perché siamo più piccoli di età 🙂
Io sono nata qui, poi sono partita, mi sono laureata a Firenze, sono rimasta fuori tra Firenze e Roma. Quando ho iniziato a lavorare per l’azienda ho stabilito l’ufficio commerciale a Roma perché da Rossano era molto complicato riuscire a gestire la clientela, i grossi clienti e poi c’era tutto l’estero da fare, da avviare. Quindi a Rossano non era possibile ma anche perché una persona che si occupa di mktg deve stare in giro, deve vedere quello che c’è fuori. La sede doveva rimanere qua, però alcuni elementi soprattutto della famiglia che avrebbero dovuto ricoprire dei ruoli importanti, avrebbero dovuto spostarsi da Rossano. Girare, conoscere, frequentare, avere delle relazioni sia in Italia che all’Estero. La sfida dell’estero è partita così. Abbiamo adattato la comunicazione, il modo di fare business senza mai cambiare il prodotto. L’idea un pò folle è che in qualunque posto ci si trovi all’interno di una lattina rossa Amarelli ci sia sempre lo stesso prodotto, la nostra vera liquirizia di Calabria. Scopri l’intervista a Pina Amarelli cliccando Avanti >