Presidente di Confidustria Catanzaro e vice presidente regionale. Cosa significa?
Ho un percorso confidustriale da quando avevo 20anni. Presidente dei giovani industriali 2006-2009. La nomina alla Confidustria di Catanzaro è arrivata nel 2013 e mi sta dando tante soddisfazioni.
Qual è l’impegno come Confindustria e Guglielmo per il territorio?
Non esiste impresa senza collegamento con il territorio. Il territorio è poi quello che ti da il benessere. Non solo a te ma anche a chi lavora con te. Noi diamo tanto al territorio in termini occupazionali ma anche in termini di sostegno culturale, sociale ed il sociale è una questione troppo importante per noi. Di recente sono venuti 19 ragazzi dell’Accademia delle belle arti di Catanzaro. Hanno visitato l’azienda e realizzato delle opere sul mondo del caffè. Per quanto riguarda Confindustria, c’è stata una moria di aziende negli anni della crisi e bisogna fare tanto.
Quanto made in Italy c’è nella Guglielmo?
53 dipendenti; è un’azienda di giovani italiani. Abbiamo attualmente usufruito delle agevolazioni del jobs act e della garanzia giovani. Per 6 mesi quattro ragazzi lavoreranno da noi. Contiamo e speriamo di assumerli. Poi, soprattutto direi made in Calabria. Per noi la Calabria è un punto di forza e non di debolezza.
Perchè?
Perchè ci sono tanti Calabresi nel Mondo. 1.800.000 calabresi in Calabria e 10 milioni nel Mondo. I calabresi veicolano il nostro prodotto.
Un prodotto che solo i Calabresi riescono a valorizzare.
Cosa ti senti di dire a tutti quei giovani calabresi che hanno un’idea ma non sanno come concretizzarla?
Credo che i giovani Calabresi hanno tanti problemi però nello stesso tempo credo che abbiamo dormito un pò troppo e non debbano continuare a farlo. Nel momento che hanno una piccola opportunità devono coglierla al volo. Ho delle statistiche e testimonianze che non lo hanno fatto.
Vale un pò la regola che quando il lavoro non c’è va inventato.
Si va creato. Vi sono problemi bancari, ambientali, sociali ma è semplice trincerarsi dietro questi problemi. Quando hai una minima opportunità di fare qualcosa e poi non la fai, il problema è un’altro.
Quindi il messaggio è diamoci da fare.
Assolutamente.
…ero un bambino e mia nonna Mena di Stilo beveva solo caffè Guglielmo. Gliel’ho comprato per tanti anni, quest’ultimo preso con Daniele lo dedico a lei.
Fotografia: Lucia Franco
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